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Piena di documenti esplosivi la borsa del commissario?
Ritaglio stampa da "Il Resto del Carlino", del 26 giugno 1971. Articolo contenente il resoconto di un'udienza del processo a Pasquale Juliano.
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Vilipendio!
Ritaglio stampa da "Lotta Continua", del luglio 1970. Articolo in cui si parla dell'incriminazione per vilipendio del magistrato Franco Marrone, per aver criticato l'amministrazione della giustizia in Italia nel corso di un'assemblea popolare organizzata da Lotta Continua.
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[Milano, 31 Gennaio 1970; Milano, 12-15 Dicembre 1970]
Ritaglio stampa da "Lotta Continua", del 15 gennaio 1971. Articolo di analisi sul mutare della situazione politica e sociale italiana a partire da due eventi: la manifestazione indetta dal Movimento Studentesco il 31 gennaio 1970 per protestare contro la repressione seguita all'"autunno caldo", e la mobilitazione generale avvenuta dal 12 al 15 dicembre 1970 in risposta all'assassinio di Saverio Saltarelli.
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Amati: un altro giudice al di sopra di ogni sospetto
Ritaglio stampa da "Lotta Continua", del 26 giugno 1971. Articolo in cui si tratta della figura del giudice Antonio Amati e delle sue attività relative ai fatti di Piazza Fontana e la morte di Pinelli (indicazione della "pista anarchica" ai magistrati, archiviazione dell'inchiesta per la morte di Pinelli come suicidio, ecc.).
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Montanelli tra il macabro e il ridicolo
Ritaglio stampa da "Lotta Continua", del 4 novembre 1980. Il trafiletto tratta della deposizione di Indro Montanelli al processo di Catanzaro.
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Pinelli è stato «suicidato»
Ritaglio stampa da "Noi Donne", del 15 ottobre 1972. Articolo che tratta della perizia di parte della famiglia Pinelli sulla dinamica della morte di Giuseppe Pinelli.
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Un suicidio impossibile
Ritaglio stampa da "L'Ora", del 16 dicembre 1971. Articolo in cui si tratta della perizia di parte della famiglia Pinelli sulla dinamica della morte di Giuseppe Pinelli.
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Montanelli, uomo squallido
Ritaglio stampa da "Lotta Continua", del 31 ottobre 1980. L'articolo riporta un'intervista effettuata da "La Repubblica" a Indro Montanelli riguardo la deposizione che avrebbe dovuto rilasciare di lì a poco al processo di Catanzaro.
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Archivio Licia Rognini Pinelli
Un nucleo documentario molto importante del progetto "Pinelli: una storia" è rappresentato dall’Archivio Licia Rognini Pinelli (1969-....), moglie e vedova di Giuseppe (Pino) Pinelli. la catalogazione e pubblicazione online.
L'archivio si compone di due Serie: "Corrispondenza" (1969 - ….) e "Ritagli stampa" (1969-2015).
La Serie "Corrispondenza" (1969 – ….) comprende il carteggio tenuto da Licia nel corso dello stesso arco temporale con diversi soggetti, compresa buona parte delle lettere da lei stessa inviate (sotto forma di minuta). Quest'ultima Serie non è al momento consultabile per motivi legati alla privacy.
La Serie "Ritagli stampa", che è stata digitalizzata e pubblicata on line, comprende migliaia di articoli inerenti le indagini sulla strage di piazza Fontana, sui processi, le inchieste riguardanti la morte di Pinelli, le manifestazioni, le vicissitudini processuali e private di Pietro Valpreda; in una parola qualsiasi articolo pubblicato a mezzo stampa sulle principali testate italiane (ma anche alcune minori e di movimento) dal 1969 al 2015 che riguardasse Giuseppe Pinelli e i fatti di Piazza Fontana. I ritagli stampa sono ordinati cronologicamente all’interno di sottoserie intitolate alle testate dei giornali.
Questi articoli sono stati in buona parte digitalizzati da Licia stessa per sottrarli all'inevitabile disgregazione dovuta al tempo, e il Centro Studi si è occupato di ordinarli, catalogarli e renderli disponibili.
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Archivio Testimonianze
Le testimonianze sono dei resoconti, dei "flussi di memoria" personali che permettano per così dire di ricostruire, attraverso la figura di Giuseppe Pinelli, la memoria collettiva di un'epoca di fondamentale importanza per la storia italiana e per il presente: quella a cavallo tra gli anni della contestazione e della strategia della tensione.
Lo scopo delle testimonianze è vedere come la memoria di quegli eventi si è stratificata, trasformata nel tempo e come sia stata vissuta e ri-vissuta anche da generazioni più giovani e non solo da quella che ha vissuto direttamente quei fatti, in modo da costruire una storia viva, dialogata, dal basso, e non ideologica.
In questa collezione si possono trovare anche interviste o altre memorie raccolte da terzi e catalogate dal progetto.
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Archivio Iconografico del Centro Studi Libertari
L'Archivio Iconografico del Centro studi libertari raccoglie fotografie di persone, eventi, luoghi, immagini di opere d'arte, manifesti politici, e altro ancora, riguardanti la storia del movimento anarchico italiano ed internazionale e più in generale della storia dei movimenti antagonisti italiani ed internazionali del Novecento. All'interno dell’ archivio, è presente in particolare una sezione denominata "Pinelli - Piazza Fontana", interamente digitale, dedicata a Giuseppe Pinelli, alla Strage di Piazza Fontana e a tutto ciò che concerne il tema della strategia della tensione.
La sezione conserva 704 immagini (documenti fotografici), suddivise in 21 serie tematiche, ed è possibile consultarla direttamente presso la sede del Centro Studi Libertari Archivio Giuseppe Pinelli. Sulla piattaforma Omeka è al momento disponibile una selezione di 123 immagini rappresentativa di tutte le 21 serie tematiche.
Le immagini della sezione "Pinelli - Piazza Fontana" sono state raccolte dal progetto AFA (Archivio Fotografico Autogestito) a cura di Roberto Gimmi e Gianfranco Aresi e donate al Centro Studi Libertari.
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Roberto Moscati
Testimonianza lasciata da Roberto Moscati il 14 novembre 2017.
Moscati, all'epoca dei fatti studente e assistente presso l'Università Cattolica di Milano, in seguito docente di Sociologia presso diverse università italiane, racconta dell'incontro con Pino Pinelli, la loro amicizia, il comune attivismo nel movimento per l'obiezione di coscienza alla leva. Al momento della morte di Pino, Moscati si trovava negli Stati Uniti, e ci parla un po' della ricezione delle notizie dall'Italia in un momento in cui negli Stati Uniti era fortissima la mobilitazione civile contro la guerra in Vietnam.
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Marino Livolsi
Testimonianza lasciata da Marino Livolsi il 16 novembre 2017 per il progetto "Giuseppe Pinelli: una storia soltanto nostra, una storia di tutti".
Livolsi, sociologo, docente universitario, presidente di Società Umanitaria, ci racconta tra le altre cose di casa Pinelli, della conoscenza di Licia tramite il suo lavoro di dattilografa, della vita familiare che spesso e volentieri comprendeva visite degli amici e discussioni. Inoltre, ci parla dei delicati rapporti che intercorrevano tra alcune delle anime che andavano a comporre le campagne per la verità su Pinelli e per la liberazione di Valpreda. Ha anche promosso e curato la realizzazione del libro "Dopo" di Licia Pinelli (ed. dell'Enciclopedia delle Donne, 2015), in cui sono contenute le memorie della sua vita successivamente alla morte di Pino.
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Dopo
[dalla quarta di copertina]
Come può una tragedia personale – che coincide con una tragedia della nostra democrazia – lasciar spazio a una vita “normale”? Licia Rognini Pinelli in queste pagine racconta la “normalità” successiva all’omicidio di Giuseppe Pinelli. Una ricerca di verità e giustizia che non ha subito interruzioni nemmeno nei momenti più duri delle ingiurie, delle mistificazioni, delle fatiche processuali, ma anche una ricerca personalissima del “senso della vita”, il tentativo di opporre alla malinconia la forza della vita e delle sue strane energie. Il lavoro quotidiano, le esperienze di amicizia e solidarietà, la gratitudine e il canto corale, la meditazione e i viaggi. Grandi e piccoli gesti, pensieri concreti coltivati con cura per sé, le sue figlie, e chi leggerà. La postfazione di Marino Livolsi contestualizza la vicenda di Pino e Licia Pinelli nel più ampio quadro politico e sociale della Milano (e dell’Italia) del dopoguerra.
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Paola Ciardella
Testimonianza lasciata da Paola Ciardella Gozzini il 13 ottobre 2018 per il progetto "Giuseppe Pinelli: Una storia soltanto nostra, una storia di tutti".
Paola Ciardella ripercorre i rapporti intercorsi tra lei e il marito Giuseppe Gozzini con Giuseppe Pinelli. Punto d'incontro tra il cattolico Gozzini e l'anarchico Pinelli è l'obiezione di coscienza alla leva. Paola racconta anche il cambiamento di percezione nella vita quotidiana avuto in seguito alla strage di Piazza Fontana, e le immediate reazioni per difendere l'innocenza degli anarchici falsamente accusati.
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Cesare Vurchio
Testimonianza di Cesare Vurchio, raccolta per il documentario "Quando l'anarchia verrà", pubblicato nel 2009.
Cesare Vurchio è stato compagno di militanza di Giuseppe Pinelli nel gruppo anarchico "Bandiera Nera" e in seguito fu tra i fondatori del Centro Studi Libertari. Cesare racconta dell'attività politica con Pinelli, dell'amicizia, del rapporto tra Pino e il commissario Calabresi, fino agli ultimi tragici giorni della vita di Giuseppe Pinelli.
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Bruno Manghi
Testimonianza lasciata da Bruno Manghi il 10 ottobre 2018.
Sociologo, sindacalista CISL, Bruno Manghi è un amico di lunga data della famiglia Pinelli, conoscendo per prima Licia tramite il servizio di battitura a macchina che lei offriva agli studenti universitari. Tra le altre cose, Manghi si sofferma sul funerale di Giuseppe Pinelli e sui primi difficoltosi passi nella lotta per la verità sulla morte di Pino.
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Elis Fraccaro
Testimonianza lasciata da Elis Fraccaro il 16 settembre 2018 per il progetto "Giuseppe Pinelli: una storia soltanto nostra, una storia di tutti".
Elis Fraccaro racconta delle attività del movimento anarchico successivamente alla morte di Giuseppe Pinelli e alle false accuse verso gli anarchici di essere i responsabili degli attentati. La campagna di controinformazione per la verità sulla strage di Piazza Fontana, la campagna per la scarcerazione di Valpreda, le attività della Crocenera Anarchica (fondata nel 1969 da Pinelli, Amedeo Bertolo e Umberto del Grande) riguardanti anche il sostegno agli altri anarchici ingiustamente incarcerati per gli attentati del 25 aprile 1969, le origini del termine "strage di Stato" per inquadrare il significato degli attentati.
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Bombe e segreti
[dalla quarta di copertina]
Sono passati quarant'anni dalla strage di piazza Fontana a Milano, ma della bomba alla Banca nazionale dell'agricoltura di Milano e della morte dell'anarchico Giuseppe Pinelli, volato dal quarto piano della questura, si continua a parlare ancora oggi. Perché quel 12 dicembre 1969 ha aperto una frattura sociale che questi quattro decenni non hanno ancora ricomposto. Una storia che non si è affatto conclusa con la sentenza della Cassazione nel 2005 che ha assolto gli ultimi tre neonazisti imputati per una strage rimasta senza colpevoli. In questo libro viene ricostruita la montatura contro Pietro Valpreda, la morte – anch'essa senza colpevoli – di Pinelli e soprattutto la fitta trama di connivenze, coperture e depistaggi che attestano come la «madre di tutte le stragi» sia stata una strage di Stato. Un documentato atto di accusa contro coloro che pur di non perdere il potere sono ricorsi a un piano criminale.
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La Strage di Stato
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Enrico Maltini
Testimonianza di Enrico Maltini, raccolta il 15 febbraio 2014 per il documentario "Il segno del capro" (di Fabiana Antonioli, prodotto da FILMIKA).
Enrico Maltini racconta del suo avvicinamento al movimento anarchico attraverso il circolo "Wilhelm Reich" prima e il "Sacco e Vanzetti" poi, la conoscenza di Giuseppe Pinelli e Cesare Vurchio, la conferenza stampa degli anarchici immediatamente successiva alla morte di Pinelli dove è stato coniato lo slogan "Valpreda è innocente, Pinelli è stato assassinato, la strage è di Stato".
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«Un francobollo in ricordo di Pinelli? Sì, ma non si uccida ancora Calabresi»
Ritaglio stampa da "Corriere della Sera", del 18 dicembre 2006. Articolo dove D'Ambrosio ribadisce la sua tesi sulla morte di Giuseppe Pinelli per un "malore attivo", in occasione della proposta di un francobollo commemorativo. Include foto di D'Ambrosio.
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Pasolini: un film-documento su Pinelli
Ritaglio stampa da "ABC" del 1 gennaio 1971. Trafiletto in cui si annuncia che Pier Paolo Pasolini sta lavorando su un documentario dedicato a Giuseppe Pinelli, che sarà in seguito intitolato "12 Dicembre".
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Caso Pinelli: inchiesta a Milano
Ritaglio stampa da "Il Resto del Carlino" del 27 agosto 1971. Articolo relativo all'emissione di avvisi di reato nei confronti di Antonino Allegra e Luigi Calabresi, nel corso dell'inchiesta avviata in seguito alla denuncia per omicidio volontario e sequestro di persona presentata da Licia Pinelli il 24 giugno 1971.
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L'uomo che odiava il mondo
Ritaglio stampa da "Epoca" del 28 dicembre 1969. Speciale biografico su Pietro Valpreda dalla dubbia attendibilità e obiettività.