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Archivio Iconografico/Pinelli - Piazza Fontana
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"1969: strage di Stato; 1981: lo Stato si 'assolve" Manifesto realizzato dai membri del circolo anarchico di via Guido Reni 96/6 nel marzo 1981 per protestare contro la sentenza del processo d'appello per la strage di Piazza Fontana a Catanzaro, con cui tutti gli imputati, neofascisti compresi, venivano assolti per insufficienza di prove dal reato di strage.
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"Giornate di mobilitazione libertaria" Manifesto realizzato dalla Federazione Anarchica nel dicembre 1988 per le iniziative di controinformazione in occasione del diciannovesimo anniversario della strage di Piazza Fontana e dell'assassinio di Giuseppe Pinelli, 12-15 dicembre 1988.
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"Gli artisti contro la strage di Stato" Manifesto realizzato dai Gruppi Anarchici Toscani per promuovere la mostra d'arte itinerante "Gli artisti contro la strage di Stato" da loro curata.
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"Guerra e Pace" Elaborazione grafica della scultura "Guerra e Pace", realizzata da Gianfranco Aresi nel 2008 sulla base delle fotografie di Roberto Gimmi.
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"I funerali dell'anarchico Pinelli", elaborazione grafica Elaborazione grafica di una foto dell'opera "I funerali dell'anarchico Pinelli" di Enrco Baj, su sfondo bianco.
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"I mandanti di Stato e la manodopera fascista sono stati assolti" Manifesto realizzato dagli Anarchici Cuneesi nel 1981 contro la sentenza del processo d'appello per la strage di Piazza Fontana a Catanzaro in cui tutti gli imputati, compresi i neofascisti Freda, Ventura, Pozzan, Giannettini, Merlino, vennero assolti dall'accusa di strage per insufficienza di prove. Allo stesso tempo non vennero perseguite le reticenze degli apparati dello stato.
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"Il 'suicidio' è diventato 'malore' ma resta assassinio di Stato" Manifesto realizzato dai GAF (Gruppi Anarchici Federati) di Torino presso il circolo di via Ravenna 3 in occasione del sesto anniversario dell'assassinio di Giuseppe Pinelli, in cui si protesta la sentenza del giudice D'Ambrosio del 27 ottobre 1975 che aveva stabilito che la morte di Pinelli era avvenuta a causa di un "malore attivo".
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"La pista tricolore" Manifesto realizzato dall'OAT (Organizzazione Anarchica Triveneta) nei primi anni Settanta. Il manifesto fa parte della campagna di controinformazione sulla Strage di Stato e per l'innocenza degli anarchici accusati della strage di Piazza Fontana: Valpreda, Borghese, Gargamelli. Primo manifesto serigrafato presso il circolo anarchico "Nestor Machno" di via dei mutilati del lavoro 23 a Marghera.
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"Monumento a Pinelli" L'opera "Monumento a Giuseppe Pinelli" di Elis Fraccaro davanti l'ingresso del Circolo anarchico "Ponte della Ghisolfa" (viale Monza 255).
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"Morte di Pinelli" Opera di Flavio Costantini dedicata alla morte di Giuseppe Pinelli.
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"Non sapevo volare" "Non sapevo volare", opera di Federico Zenoni dedicata a Giuseppe Pinelli (acrilico su tappezzeria).
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"Piazza Fontana: una strage senza colpevoli dalla realtà al 'romanzo di una strage'" Circolo dei Malfattori, via Torricelli 19. "Piazza Fontana: una strage senza colpevoli dalla realtà al 'romanzo di una strage'"; manifesto dell'iniziativa. Intervengono: Luciano Lanza giornalista, compagno di G. Pinelli nel gruppo "Bandiera Nera", autore del libro "Bombe e segreti"; Claudia Pinelli figlia di Giuseppe Pinelli. Testo della locandina: 12 dicembre 1969: strage alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Milano, 17 morti e quasi 100 feriti. 15 dicembre 1969: l’anarchico Giuseppe Pinelli viene defenestrato dal quarto piano della questura di Milano. Le indagini della polizia sono a senso unico: il colpevole è Pietro Valpreda con gli anarchici complici, ma una grande controinformazione contesta fin da subito queste falsità. 43 anni dopo un film, “Romanzo di una strage”, riapre la discussione in modo contraddittorio. Che cosa c’è di vero e di falso nel film, quanto verosimile è il racconto che ne fa il regista, chi era veramente il commissario Luigi Calabresi e che ruolo ha avuto nell’intera vicenda, che cosa resta da accertare di questa strage, dopo le conclusioni del giudice Salvini, che continua a segnare drammaticamente la nostra storia? Queste sono alcune delle domande che verranno dibattute nel corso dell’incontro. Di certo quel tragico 12 dicembre segna la fine di un periodo di grandi rivolgimenti culturali iniziato nel ’68 e contemporaneamente l’inizio di una delle fasi più critiche dell’Italia repubblicana. Ma in questa storia ci sono vittime e carnefici, ben distinti, non dimentichiamolo.
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"Piazza Fontana: una strage senza colpevoli dalla realtà al 'romanzo di una strage'" Circolo dei Malfattori, via Torricelli 19. "Piazza Fontana: una strage senza colpevoli dalla realtà al 'romanzo di una strage'" Intervengono: Luciano Lanza giornalista, compagno di G. Pinelli nel gruppo "Bandiera Nera", autore del libro "Bombe e segreti"; Claudia Pinelli figlia di Giuseppe Pinelli. Riconoscibili tra il pubblico: Cesare Vurchio, Pietro Spica
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"Pinelli assassinato, Gladio è lo Stato" Manifesto realizzato dal circolo anarchico "Ponte della Ghisolfa", dalla Federazione Anarchica Italiana di Milano, dal Collettivo libertario novatese e dal Centro sociale anarchico Torricelli per indire la manifestazione del 15 dicembre 1990, ventunesimo anniversario dell'assassinio di Giuseppe Pinelli. Nel testo del manifesto si ricorda anche che il 18-12-1990 verrà celebrato il processo intentato contro alcuni anarchici di Modena per aver affermato che Pinelli è stato assassinato. Tale processo si concluderà con l'assoluzione degli imputati poiché il giudice riterrà non lesiva, in quanto non è stato possibile affermare alcuna verità giudiziaria certa sulla dinamica della morte del ferroviere anarchico.
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"Pinelli non si è suicidato, Valpreda è innocente" Manifesto realizzato dall'OAM (Organizzazione Anarchica Milanese) nei primi mesi del 1970 per la campagna di controinformazione sulla strage di Stato, per l'innocenza di Pietro Valpreda e per la verità sulla morte di Giuseppe Pinelli.
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"Re Ubu a Chernobyl, ovvero da Pinelli all'Apocalisse" Sagoma di Giuseppe Pinelli, analoga a quella al centro dell'opera "I funerali dell'anarchico Pinelli", realizzata da Enrico Baj per l'iniziativa "Re Ubu a Chernobyl, ovvero da Pinelli all’Apocalisse. Viaggio di gruppo con Enrico Baj tra mostri ordinari e straordinari", laboratorio artistico diretto da Enrico Baj e performance teatrale per la regia di Mario Mattia Giorgetti e Claudia Lawrence (Milano 1986). Tra i partecipanti: Gianni Bertolo, Luca Bertolo, Mario Castellani, Anna Monis, Marilena Osnaghi, Antonella Padovese e Marina Padovese. Elaborazione di una foto della sagoma, posta su fondo nero. Versione a colori.
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"Re Ubu a Chernobyl, ovvero da Pinelli all'Apocalisse", Enrico Baj Enrico Baj al lavoro durante l'iniziativa "Re Ubu a Chernobyl, ovvero da Pinelli all’Apocalisse. Viaggio di gruppo con Enrico Baj tra mostri ordinari e straordinari", laboratorio artistico diretto da Enrico Baj e performance teatrale per la regia di Mario Mattia Giorgetti e Claudia Lawrence (Milano 1986). Tra i partecipanti: Gianni Bertolo, Luca Bertolo, Mario Castellani, Anna Monis, Marilena Osnaghi, Antonella Padovese e Marina Padovese. Nella foto: un momento del laboratorio artistico.
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"Una scultura per Pinelli" Una scultura per Pinelli; manifesto dell'iniziativa con Goffredo Fofi, Piero Scaramucci, Aldo Giannuli, Mimmo Franzinelli; coordina Luciano Lanza proiezione del filmato “Il malore attivo dell’anarchico Pinelli” realizzato dagli studenti della Scuola civica di cinema di Milano in collaborazione con Federazione anarchica milanese, Unione Sindacale Italiana - Milano, Circolo i Malfattori, “A rivista anarchica”, “Libertaria”.
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"Una scultura per Pinelli" Una scultura per Pinelli con Goffredo Fofi, Piero Scaramucci, Aldo Giannuli, Mimmo Franzinelli; coordina Luciano Lanza proiezione del filmato “Il malore attivo dell’anarchico Pinelli” realizzato dagli studenti della Scuola civica di cinema di Milano in collaborazione con Federazione anarchica milanese, Unione Sindacale Italiana - Milano, Circolo i Malfattori, “A rivista anarchica”, “Libertaria”. Nella foto, Amedeo Bertolo (destra) ed Elis Fraccaro.
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"Una scultura per Pinelli" Una scultura per Pinelli con Goffredo Fofi, Piero Scaramucci, Aldo Giannuli, Mimmo Franzinelli; coordina Luciano Lanza proiezione del filmato “Il malore attivo dell’anarchico Pinelli” realizzato dagli studenti della Scuola civica di cinema di Milano in collaborazione con Federazione anarchica milanese, Unione Sindacale Italiana - Milano, Circolo i Malfattori, “A rivista anarchica”, “Libertaria”. Nella foto: i relatori.
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"Una scultura per Pinelli" Una scultura per Pinelli con Goffredo Fofi, Piero Scaramucci, Aldo Giannuli, Mimmo Franzinelli; coordina Luciano Lanza proiezione del filmato “Il malore attivo dell’anarchico Pinelli” realizzato dagli studenti della Scuola civica di cinema di Milano in collaborazione con Federazione anarchica milanese, Unione Sindacale Italiana - Milano, Circolo i Malfattori, “A rivista anarchica”, “Libertaria”. Nella foto: Paolo Finzi e Silvia Pinelli.
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"Una scultura per Pinelli" Una scultura per Pinelli con Goffredo Fofi, Piero Scaramucci, Aldo Giannuli, Mimmo Franzinelli; coordina Luciano Lanza proiezione del filmato “Il malore attivo dell’anarchico Pinelli” realizzato dagli studenti della Scuola civica di cinema di Milano in collaborazione con Federazione anarchica milanese, Unione Sindacale Italiana - Milano, Circolo i Malfattori, “A rivista anarchica”, “Libertaria”. Nella foto: Guido Salvini.
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"Una scultura per Pinelli" Una scultura per Pinelli con Goffredo Fofi, Piero Scaramucci, Aldo Giannuli, Mimmo Franzinelli; coordina Luciano Lanza proiezione del filmato “Il malore attivo dell’anarchico Pinelli” realizzato dagli studenti della Scuola civica di cinema di Milano in collaborazione con Federazione anarchica milanese, Unione Sindacale Italiana - Milano, Circolo i Malfattori, “A rivista anarchica”, “Libertaria”. Nella foto: Cesare Vurchio (a destra) e Mimmo Franzinelli.
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"Valpreda innocente, liberiamo Valpreda" Manifesto realizzato dal Comitato Valpreda nell'ottobre 1971 per la campagna per l'innocenza di Pietro Valpreda. Il manifesto è stato distribuito come supplemento al n. 7 della testata "A Rivista anarchica".
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Amedeo Bertolo ai funerali di Giuseppe Pinelli Amedeo Bertolo ritratto durante i funerali di Giuseppe Pinelli.