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Famiglia Pinelli
Giuseppe Pinelli insieme alla moglie Licia Rognini e le due figlie Claudia e Silvia.
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"Guerra e Pace"
Elaborazione grafica della scultura "Guerra e Pace", realizzata da Gianfranco Aresi nel 2008 sulla base delle fotografie di Roberto Gimmi.
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Iniziativa per Giuseppe Pinelli
Milano, 2008. Iniziativa forse legata alla pubblicazione del libro "Pinelli. La diciassettesima vittima" di BFS edizioni. Intervengono dal palco Luciano Lanza e Franco Bertolucci. È possibile riconoscere tra il pubblico: Corrado Stajano, Virgilio Galassi, Amedeo Bertolo, Cesare Vurchio, Maurizio Antonioli, Aldo Giannuli, Paolo Finzi, Enrico Maltini. Nella foto: Enrico Maltini.
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Iniziativa per Giuseppe Pinelli
Milano, 2008. Iniziativa forse legata alla pubblicazione del libro "Pinelli. La diciassettesima vittima" di BFS edizioni. Intervengono dal palco Luciano Lanza e Franco Bertolucci. È possibile riconoscere tra il pubblico: Corrado Stajano, Virgilio Galassi, Amedeo Bertolo, Cesare Vurchio, Maurizio Antonioli, Aldo Giannuli, Paolo Finzi. Nella foto: Corrado Stajano interviene dal pubblico.
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Iniziativa per Giuseppe Pinelli
Milano, 2008. Iniziativa forse legata alla pubblicazione del libro "Pinelli. La diciassettesima vittima" di BFS edizioni. Intervengono dal palco Luciano Lanza e Franco Bertolucci. È possibile riconoscere tra il pubblico: Corrado Stajano, Virgilio Galassi, Amedeo Bertolo, Cesare Vurchio, Maurizio Antonioli, Aldo Giannuli, Paolo Finzi. Nella foto, i relatori.
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"Re Ubu a Chernobyl, ovvero da Pinelli all'Apocalisse"
Sagoma di Giuseppe Pinelli, analoga a quella al centro dell'opera "I funerali dell'anarchico Pinelli", realizzata da Enrico Baj per l'iniziativa "Re Ubu a Chernobyl, ovvero da Pinelli all’Apocalisse. Viaggio di gruppo con Enrico Baj tra mostri ordinari e straordinari", laboratorio artistico diretto da Enrico Baj e performance teatrale per la regia di Mario Mattia Giorgetti e Claudia Lawrence (Milano 1986). Tra i partecipanti: Gianni Bertolo, Luca Bertolo, Mario Castellani, Anna Monis, Marilena Osnaghi, Antonella Padovese e Marina Padovese. Elaborazione di una foto della sagoma, posta su fondo nero. Versione a colori.
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Lapide a Pinelli (Jesi)
Foto della lapide in memoria di Giuseppe Pinelli e delle vittime della strage di Piazza Fontana collocata nell'atrio del palazzo comunale di Jesi dagli anarchici e dalla sinistra locale, in occasione del venticinquesimo anniversario della strage (12 dicembre 1994).
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"Pinelli assassinato, Gladio è lo Stato"
Manifesto realizzato dal circolo anarchico "Ponte della Ghisolfa", dalla Federazione Anarchica Italiana di Milano, dal Collettivo libertario novatese e dal Centro sociale anarchico Torricelli per indire la manifestazione del 15 dicembre 1990, ventunesimo anniversario dell'assassinio di Giuseppe Pinelli. Nel testo del manifesto si ricorda anche che il 18-12-1990 verrà celebrato il processo intentato contro alcuni anarchici di Modena per aver affermato che Pinelli è stato assassinato. Tale processo si concluderà con l'assoluzione degli imputati poiché il giudice riterrà non lesiva, in quanto non è stato possibile affermare alcuna verità giudiziaria certa sulla dinamica della morte del ferroviere anarchico.
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Manifesto UFAL per il ventesimo anniversario dell'assassinio di Pinelli
Manifesto realizzato dall'UFAL (Unione dei Ferrovieri Anarchici e Libertari) nel dicembre 1989 per commemorare Giuseppe Pinelli nel ventennale del suo assassinio.
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Manifesto per le iniziative nel ventesimo anniversario dell'assassinio di Pinelli
Manifesto realizzato dal circolo anarchico "Ponte della Ghisolfa", dal centro sociale occupato Alcione e da Democrazia Proletaria nel dicembre 1989 per le iniziative che si sarebbero tenute il 15 e 17 dicembre in occasione del ventesimo anniversario dell'assassinio di Giuseppe Pinelli. Versione a colori.
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"Giornate di mobilitazione libertaria"
Manifesto realizzato dalla Federazione Anarchica nel dicembre 1988 per le iniziative di controinformazione in occasione del diciannovesimo anniversario della strage di Piazza Fontana e dell'assassinio di Giuseppe Pinelli, 12-15 dicembre 1988.
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Pietro Valpreda e Luciano Lanza al circolo "Ponte della Ghisolfa"
Pietro Valpreda e Luciano Lanza ritratti durante una conferenza stampa presso il circolo anarchico "Ponte della Ghisolfa" dopo la sentenza del processo d'appello a Catanzaro per la strage di Piazza Fontana: tutti gli imputati, sia Valpreda sia i neofascisti, vengono assolti dall'accusa di strage.
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Manifestazione in occasione dell'assoluzione di Valpreda
Corteo anarchico a Milano in occasione dell'assoluzione di Pietro Valpreda dall'accusa di strage nel processo d'appello a Catanzaro per Piazza Fontana. In primo piano è visibile uno striscione del circolo "Ponte della Ghisolfa" con la scritta: "Lo Stato è la legalizzazione della violenza".
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Manifestazione in occasione dell'assoluzione di Valpreda
Anarchici a Reggio Emilia manifestano in occasione dell'assoluzione di Pietro Valpreda dall'accusa di strage nel processo d'appello a Catanzaro per Piazza Fontana con uno striscione che reca la scritta "Valpreda innocente lo Stato no".
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"1969: strage di Stato; 1981: lo Stato si 'assolve"
Manifesto realizzato dai membri del circolo anarchico di via Guido Reni 96/6 nel marzo 1981 per protestare contro la sentenza del processo d'appello per la strage di Piazza Fontana a Catanzaro, con cui tutti gli imputati, neofascisti compresi, venivano assolti per insufficienza di prove dal reato di strage.
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Manifestazione per la sentenza Valpreda
Manifestazione di protesta in seguito alla sentenza del processo di appello per la stage di Piazza Fontana tenutosi a Catanzaro: tutti gli imputati, compresi i neofascisti Freda e Ventura, vengono assolti dall'accusa di strage per insufficienza di prove. Pietro Valpreda, anch'egli prosciolto dall'accusa di strage, verrà condannato per associazione a delinquere.
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Manifesto Comitato Anarchico Valpreda per iniziativa al Cinema Anteo
Manifesto realizzato dal Comitato Anarchico Valpreda per un'iniziativa di "processo popolare allo Stato italiano", che si sarebbe tenuta il 25 gennaio 1981 presso il Cinema Anteo di Milano, con la partecipazione di Pietro Valpreda.
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Manifesto contro la richiesta di ergastolo per Valpreda
Manifesto realizzato dai membri del circolo anarchico di via Ravenna 3 a Torino nel gennaio 1981 per l'indizione di una manifestazione di protesta contro la richiesta di condanna all'ergastolo per Pietro Valpreda da parte del magistrato nel corso del processo d'appello per la strage di Piazza Fontana, a Catanzaro.
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Pietro Valpreda davanti a uno striscione
Pietro Valpreda ritratto davanti a uno striscione di protesta contro la sua condanna. Il 12 dicembre 1980, durante il processo di appello per la strage di piazza Fontana, tenutosi a Catanzaro, il PM chiede per Valpreda la condanna all'ergastolo con l'accusa di strage. Con la sentenza del 20 marzo 1981 Valpreda verrà prosciolto dal reato di strage e condannato insieme a Mario Merlino per associazione a delinquere.
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"I mandanti di Stato e la manodopera fascista sono stati assolti"
Manifesto realizzato dagli Anarchici Cuneesi nel 1981 contro la sentenza del processo d'appello per la strage di Piazza Fontana a Catanzaro in cui tutti gli imputati, compresi i neofascisti Freda, Ventura, Pozzan, Giannettini, Merlino, vennero assolti dall'accusa di strage per insufficienza di prove. Allo stesso tempo non vennero perseguite le reticenze degli apparati dello stato.
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Manifesto Comitato Anarchico Valpreda contro la richiesta di ergastolo per Valpreda
Manifesto realizzato dal Comitato Anarchico Valpreda e dal circolo "Ponte della Ghisolfa" nel dicembre 1980 contro la richiesta di condanna all'ergastolo per strage nei confronti di Pietro Valpreda al processo d'appello a Catanzaro per la strage di Piazza Fontana. La testata del manifesto recita: "Lo Stato processa Valpreda, processiamo lo Stato". Versione a colori.
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Manifesto GAT contro la richiesta dell'ergastolo per Valpreda
Manifesto di controinformazione realizzato dai Gruppi Anarchici del Triveneto nel dicembre 1980 in seguito alla richiesta della condanna all'ergastolo per strage sia per Valpreda sia per i neofascisti Freda e Ventura, utilizzando la retorica della teoria degli "opposti estremismi".
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Pietro Valpreda, Licia Pinelli ed Enrico Maltini al Circolo "Ponte della Ghisolfa"
Da sinistra Licia Pinelli, Enrico Maltini e Pietro Valpreda ritratti durante un'iniziativa al Circolo anarchico "Ponte della Ghisolfa" di Milano.
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Manifesto del circolo "Ponte della Ghisolfa" per il decimo anniversario dell'assassinio di Pinelli
Manifesto realizzato dal circolo anarchico "Ponte della Ghisolfa" nel novembre 1979 per il decimo anniversario dell'assassinio di Giuseppe Pinelli.
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"Il 'suicidio' è diventato 'malore' ma resta assassinio di Stato"
Manifesto realizzato dai GAF (Gruppi Anarchici Federati) di Torino presso il circolo di via Ravenna 3 in occasione del sesto anniversario dell'assassinio di Giuseppe Pinelli, in cui si protesta la sentenza del giudice D'Ambrosio del 27 ottobre 1975 che aveva stabilito che la morte di Pinelli era avvenuta a causa di un "malore attivo".