Archivio iconografico del Centro Studi Libertari

 

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Collezione delle immagini selezionate dalla sezione "Pinelli - Piazza Fontana" dell'Archivio iconografco del Centro Studi Libertari. Sono presenti fotografie di persone, eventi, luoghi, immagini di opere d'arte, manifesti politici, e altro ancora, inerenti ai fatti della strategia della tensione.

Gli elementi della collezione sono indicizzabili nei seguenti modi:

 

Ordine cronologico dal più recente

  • "Piazza Fontana: una strage senza colpevoli dalla realtà al 'romanzo di una strage'"

    Circolo dei Malfattori, via Torricelli 19. "Piazza Fontana: una strage senza colpevoli dalla realtà al 'romanzo di una strage'" Intervengono: Luciano Lanza giornalista, compagno di G. Pinelli nel gruppo "Bandiera Nera", autore del libro "Bombe e segreti"; Claudia Pinelli figlia di Giuseppe Pinelli. Riconoscibili tra il pubblico: Cesare Vurchio, Pietro Spica
  • "Piazza Fontana: una strage senza colpevoli dalla realtà al 'romanzo di una strage'"

    Circolo dei Malfattori, via Torricelli 19. "Piazza Fontana: una strage senza colpevoli dalla realtà al 'romanzo di una strage'"; manifesto dell'iniziativa. Intervengono: Luciano Lanza giornalista, compagno di G. Pinelli nel gruppo "Bandiera Nera", autore del libro "Bombe e segreti"; Claudia Pinelli figlia di Giuseppe Pinelli. Testo della locandina: 12 dicembre 1969: strage alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Milano, 17 morti e quasi 100 feriti. 15 dicembre 1969: l’anarchico Giuseppe Pinelli viene defenestrato dal quarto piano della questura di Milano. Le indagini della polizia sono a senso unico: il colpevole è Pietro Valpreda con gli anarchici complici, ma una grande controinformazione contesta fin da subito queste falsità. 43 anni dopo un film, “Romanzo di una strage”, riapre la discussione in modo contraddittorio. Che cosa c’è di vero e di falso nel film, quanto verosimile è il racconto che ne fa il regista, chi era veramente il commissario Luigi Calabresi e che ruolo ha avuto nell’intera vicenda, che cosa resta da accertare di questa strage, dopo le conclusioni del giudice Salvini, che continua a segnare drammaticamente la nostra storia? Queste sono alcune delle domande che verranno dibattute nel corso dell’incontro. Di certo quel tragico 12 dicembre segna la fine di un periodo di grandi rivolgimenti culturali iniziato nel ’68 e contemporaneamente l’inizio di una delle fasi più critiche dell’Italia repubblicana. Ma in questa storia ci sono vittime e carnefici, ben distinti, non dimentichiamolo.
  • Quarantunesimo anniversario della strage di Piazza Fontana

    Manifestazione organizzata dal circolo anarchico "Ponte della Ghisolfa" per il quarantunesimo anniversario della strage di Piazza Fontana e della morte di Giuseppe Pinelli.
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  • "1969: strage di Stato; 1981: lo Stato si 'assolve"

    Manifesto realizzato dai membri del circolo anarchico di via Guido Reni 96/6 nel marzo 1981 per protestare contro la sentenza del processo d'appello per la strage di Piazza Fontana a Catanzaro, con cui tutti gli imputati, neofascisti compresi, venivano assolti per insufficienza di prove dal reato di strage.
  • "Giornate di mobilitazione libertaria"

    Manifesto realizzato dalla Federazione Anarchica nel dicembre 1988 per le iniziative di controinformazione in occasione del diciannovesimo anniversario della strage di Piazza Fontana e dell'assassinio di Giuseppe Pinelli, 12-15 dicembre 1988.
  • "Gli artisti contro la strage di Stato"

    Manifesto realizzato dai Gruppi Anarchici Toscani per promuovere la mostra d'arte itinerante "Gli artisti contro la strage di Stato" da loro curata.
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