Items
Subject is exactly
Lattarulo, Gerardo
-
Pinelli a Turroni su solidarietà ai carcerati e processo a membri Gioventù Libertaria
Lettera di Giuseppe Pinelli a Pio Turroni, 26 gennaio 1968. Ripartizione fondi per compagni in carcere. Valutazioni sul processo che si sarebbe tenuto nel febbraio 1968 per manifestazione del natale 1966 (imputati: Pinelli, Enrico Rovelli, Amedeo e Gianni Bertolo). Nel P.S., valutazioni a parte di Amedeo Bertolo sempre sul processo. -
Pinelli a Turroni su situazione a Parigi (Della Savia, Lattarulo)
Lettera di Giuseppe Pinelli a Pio Turroni, 28 dicembre 1967. Notizie varie di militanza. Iniziative e solidarietà a Parigi per Ivo Della Savia e Gerardo Lattarulo; appello raccolta fondi da parte del Gruppo 1° Maggio di Parigi. -
Pinelli a Turroni su diffusione, iniziative, arresto Della Savia
Lettera di Giuseppe Pinelli a Pio Turroni, 12 novembre 1967. Distribuzione nelle librerie. Relazioni iniziative (Alberto Moroni), arresto Ivo Della Savia e Gerardo Lattarulo a Parigi, sede anarchica perquisita dalla polizia, polemica FAI - Gioventù Libertaria. -
Pinelli a Turroni su diffusione pubblicazioni anarchiche
Lettera di Giuseppe Pinelli a Pio Turroni, 29 novembre 1966. Ordini di manifesti e altro materiale con raccolta indirizzi dei destinatari. -
Pinelli a Turroni su manifesti primo maggio e fermi a Torino
Lettera di Giuseppe Pinelli a Pio Turroni, 10 maggio 1965. Pagamento e richiesta manifesti. Compagni fermati a Torino durante attacchinaggio manifesti (Gerardo Lattarulo). Viaggio a Carrara e discussione Convegno Giovanile di Livorno. Contatti con Alberto Moroni (Milano). -
Tobia Imperato
Testimonianza lasciata da Tobia Imperato il 14 ottobre 2019 per il progetto "Giuseppe Pinelli: una storia soltanto nostra, una storia di tutti". Al momento dei fatti di Milano e dell'uccisione di Pinelli, Tobia Imperato aveva già iniziato a frequentare il movimento anarchico torinese, ma in virtù della sua giovane età non verrà coinvolto nell'ondata repressiva legata alle indagini sulla presunta "pista anarchica" degli attentati. La morte di Pinelli e l'incarcerazione di Valpreda determinarono un salto di qualità nell'impegno dei militanti anarchici e nella loro attività, che da questo momento andava a focalizzarsi sulla controinformazione e la lotta alla repressione. Proprio durante una manifestazione legata alle campagne di controinformazione sulla "strage di Stato" Tobia subirà il suo primo fermo da parte della polizia. Il racconto di Tobia prosegue ricordando gli esponenti dell'anarchismo torinese più importanti di quegli anni e le loro storie (come Dario Margarita, Michele Guasco, Gerardo Lattarulo), oltre al clima non facile della città, che vedeva tra le altre cose una consistente presenza fascista foraggiata dalla FIAT in funzione antisindacale. Tobia riflette inoltre su alcune questioni legate alla memoria, come la tendenza della memoria istituzionale all'equiparazione tra carnefici e vittime in nome di un'idea di pacificazione che neutralizza il significato dei fatti, o l'esistenza di più memorie con significati e scopi differenti - nello specifico, una memoria militante e una familiare - facendo un parallelo con la storia di Sacco e Vanzetti. Viene inoltre affrontato il ruolo svolto da Calabresi all'interno di tutta la vicenda.