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Arte e spettacolo
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Mario Mattia Giorgetti
Testimonianza lasciata da Mario Mattia Giorgetti il 5 novembre 2020 per il progetto "Giuseppe Pinelli: una storia soltanto nostra, una storia di tutti". Mario Mattia Giorgetti, attore, regista teatrale, fondatore e direttore della rivista "Sipario", si è avvicinato al mondo anarchico alla fine degli anni sessanta quando venne introdotto da Magda, ragazza con cui aveva intrecciato una relazione, nell'ambiente del circolo "Ponte della Ghisolfa" di Milano. Qui conobbe Giuseppe Pinelli, e si interessò alle attività della Crocenera Anarchica, organizzazione di mutuo soccorso anarchico e controinformazione fondata poco tempo prima da Amedeo Bertolo, Umberto del Grande e da Pinelli stesso. Proprio alla volontà di Giorgetti di sostenere le attività della Crocenera si lega un episodio che egli ricorda in maniera particolare: aveva proposto di dedicare agli anarchici una serata di rappresentazione dello spettacolo teatrale di Boris Vian “I Costruttori di Imperi o lo Schmürz” e devolvere l’incasso alla Crocenera. La serata non andrà purtroppo secondo le previsioni a causa delle condizioni metereologiche particolarmente avverse, ma anche in questo momento di delusione Pinelli dimostrò tutta l’umanità e la serietà che lo contraddistingueva. Qualche giorno dopo scoppieranno le bombe in Piazza Fontana e Pinelli precipiterà dal quarto piano della Questura. Giorgetti continuerà a essere vicino e solidale al movimento anarchico, tornando tra le altre cose a parlare di Giuseppe Pinelli con una performance teatrale realizzata insieme a Enrico Baj e al Centro Studi Libertari nel 1986, dal titolo “Re Ubu a Chernobyl. Da Pinelli all’Apocalisse”. I rapporti con gli anarchici lo porteranno anche a conoscenza della vicenda di Sacco e Vanzetti, e si impegnerà fortemente nella campagna per il riconoscimento della loro innocenza. -
Claudia Cipriani e Niccolò Volpati
Testimonianza lasciata da Claudia Cipriani e Niccolò Volpati il 30 ottobre 2020 per il progetto "Giuseppe Pinelli: una storia soltanto nostra, una storia di tutti". Claudia Cipriani e Niccolò Volpati sono gli autori del film "Pino. Vita accidentale di un anarchico", uscito nel 2019 in occasione del cinquantenario della morte di Pinelli. L'idea per la realizzazione del film è venuta loro in seguito alla lettura del libro "Una storia quasi soltanto mia", di Licia Pinelli e Piero Scaramucci; tra le numerose opere dedicate al "ferroviere anarchico" e alla sua morte, poche trattano della sua vita, delle sue idee e battaglie. Accanto all'idea di parlare della vita di Pino Pinelli, c'è anche quella di utilizzare un linguaggio e una prospettiva che possano rendere comprensibile e vicina la sua storia anche a quanti la incontrano per la prima volta e che magari non hanno conoscenze molto estese sul contesto in cui essa si è svolta, quello gli anni Sessanta e dell'inizio della strategia della tensione; per questo motivo, si è scelto di raccontarla dalla prospettiva delle figlie Claudia e Silvia, che nel 1969 avevano otto e nove anni. Il risultato è un film che riesce a comunicare in maniera immediata anche con le giovani generazioni e a trasmettere il senso della memoria e del ricordare Pinelli ancora oggi a cinquant'anni di distanza. Per la realizzazione del film è stato fondamentale l'aiuto di una fitta rete di collaboratori, a partire da musicisti, attori, disegnatori e altri professionisti che hanno messo a disposizione a titolo volontario le proprie competenze, fino ad archivi o persone che hanno messo liberamente a disposizione la documentazione in loro possesso (come ad esempio ha fatto Uliano Lucas con il suo archivio fotografico). Ciò ha permesso di produrre il film in maniera del tutto autofinanziata, coprendo i costi mediante una campagna di crowdfunding. -
Silvano Piccardi
Testimonianza lasciata da Silvano Piccardi il 21 settembre 2020 per il progetto "Giuseppe Pinelli: una storia soltanto nostra, una storia di tutti". Nel 1969 Silvano Piccardi militava nel Movimento Studentesco, e al momento dello scoppio della bomba si trovava proprio nella sede di Via Festa del Perdono dell'Università Statale di Milano. In seguito aderì al collettivo "La Comune" di Dario Fo e partecipò alla seconda tournée dello spettacolo "Morte accidentale di un anarchico" nel ruolo del commissario Calabresi. In questa testimonianza, oltre ai propri ricordi, offre anche le proprie riflessioni riguardo l'incupimento del clima politico cittadino in seguito alle bombe e soprattutto riguardo l'opera teatrale di Fo. -
"Guerra e Pace"
Elaborazione grafica della scultura "Guerra e Pace", realizzata da Gianfranco Aresi nel 2008 sulla base delle fotografie di Roberto Gimmi. -
"Re Ubu a Chernobyl, ovvero da Pinelli all'Apocalisse"
Sagoma di Giuseppe Pinelli, analoga a quella al centro dell'opera "I funerali dell'anarchico Pinelli", realizzata da Enrico Baj per l'iniziativa "Re Ubu a Chernobyl, ovvero da Pinelli all’Apocalisse. Viaggio di gruppo con Enrico Baj tra mostri ordinari e straordinari", laboratorio artistico diretto da Enrico Baj e performance teatrale per la regia di Mario Mattia Giorgetti e Claudia Lawrence (Milano 1986). Tra i partecipanti: Gianni Bertolo, Luca Bertolo, Mario Castellani, Anna Monis, Marilena Osnaghi, Antonella Padovese e Marina Padovese. Elaborazione di una foto della sagoma, posta su fondo nero. Versione a colori. -
"Morte di Pinelli"
Opera di Flavio Costantini dedicata alla morte di Giuseppe Pinelli. -
"Gli artisti contro la strage di Stato"
Manifesto realizzato dai Gruppi Anarchici Toscani per promuovere la mostra d'arte itinerante "Gli artisti contro la strage di Stato" da loro curata. -
"Piazza Fontana: una strage senza colpevoli dalla realtà al 'romanzo di una strage'"
Circolo dei Malfattori, via Torricelli 19. "Piazza Fontana: una strage senza colpevoli dalla realtà al 'romanzo di una strage'" Intervengono: Luciano Lanza giornalista, compagno di G. Pinelli nel gruppo "Bandiera Nera", autore del libro "Bombe e segreti"; Claudia Pinelli figlia di Giuseppe Pinelli. Riconoscibili tra il pubblico: Cesare Vurchio, Pietro Spica -
"Piazza Fontana: una strage senza colpevoli dalla realtà al 'romanzo di una strage'"
Circolo dei Malfattori, via Torricelli 19. "Piazza Fontana: una strage senza colpevoli dalla realtà al 'romanzo di una strage'"; manifesto dell'iniziativa. Intervengono: Luciano Lanza giornalista, compagno di G. Pinelli nel gruppo "Bandiera Nera", autore del libro "Bombe e segreti"; Claudia Pinelli figlia di Giuseppe Pinelli. Testo della locandina: 12 dicembre 1969: strage alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Milano, 17 morti e quasi 100 feriti. 15 dicembre 1969: l’anarchico Giuseppe Pinelli viene defenestrato dal quarto piano della questura di Milano. Le indagini della polizia sono a senso unico: il colpevole è Pietro Valpreda con gli anarchici complici, ma una grande controinformazione contesta fin da subito queste falsità. 43 anni dopo un film, “Romanzo di una strage”, riapre la discussione in modo contraddittorio. Che cosa c’è di vero e di falso nel film, quanto verosimile è il racconto che ne fa il regista, chi era veramente il commissario Luigi Calabresi e che ruolo ha avuto nell’intera vicenda, che cosa resta da accertare di questa strage, dopo le conclusioni del giudice Salvini, che continua a segnare drammaticamente la nostra storia? Queste sono alcune delle domande che verranno dibattute nel corso dell’incontro. Di certo quel tragico 12 dicembre segna la fine di un periodo di grandi rivolgimenti culturali iniziato nel ’68 e contemporaneamente l’inizio di una delle fasi più critiche dell’Italia repubblicana. Ma in questa storia ci sono vittime e carnefici, ben distinti, non dimentichiamolo. -
"Una scultura per Pinelli"
Una scultura per Pinelli con Goffredo Fofi, Piero Scaramucci, Aldo Giannuli, Mimmo Franzinelli; coordina Luciano Lanza proiezione del filmato “Il malore attivo dell’anarchico Pinelli” realizzato dagli studenti della Scuola civica di cinema di Milano in collaborazione con Federazione anarchica milanese, Unione Sindacale Italiana - Milano, Circolo i Malfattori, “A rivista anarchica”, “Libertaria”. Nella foto: Cesare Vurchio (a destra) e Mimmo Franzinelli. -
"Una scultura per Pinelli"
Una scultura per Pinelli con Goffredo Fofi, Piero Scaramucci, Aldo Giannuli, Mimmo Franzinelli; coordina Luciano Lanza proiezione del filmato “Il malore attivo dell’anarchico Pinelli” realizzato dagli studenti della Scuola civica di cinema di Milano in collaborazione con Federazione anarchica milanese, Unione Sindacale Italiana - Milano, Circolo i Malfattori, “A rivista anarchica”, “Libertaria”. Nella foto: Guido Salvini. -
"Una scultura per Pinelli"
Una scultura per Pinelli con Goffredo Fofi, Piero Scaramucci, Aldo Giannuli, Mimmo Franzinelli; coordina Luciano Lanza proiezione del filmato “Il malore attivo dell’anarchico Pinelli” realizzato dagli studenti della Scuola civica di cinema di Milano in collaborazione con Federazione anarchica milanese, Unione Sindacale Italiana - Milano, Circolo i Malfattori, “A rivista anarchica”, “Libertaria”. Nella foto: Paolo Finzi e Silvia Pinelli. -
"Una scultura per Pinelli"
Una scultura per Pinelli con Goffredo Fofi, Piero Scaramucci, Aldo Giannuli, Mimmo Franzinelli; coordina Luciano Lanza proiezione del filmato “Il malore attivo dell’anarchico Pinelli” realizzato dagli studenti della Scuola civica di cinema di Milano in collaborazione con Federazione anarchica milanese, Unione Sindacale Italiana - Milano, Circolo i Malfattori, “A rivista anarchica”, “Libertaria”. Nella foto: i relatori. -
"Una scultura per Pinelli"
Una scultura per Pinelli con Goffredo Fofi, Piero Scaramucci, Aldo Giannuli, Mimmo Franzinelli; coordina Luciano Lanza proiezione del filmato “Il malore attivo dell’anarchico Pinelli” realizzato dagli studenti della Scuola civica di cinema di Milano in collaborazione con Federazione anarchica milanese, Unione Sindacale Italiana - Milano, Circolo i Malfattori, “A rivista anarchica”, “Libertaria”. Nella foto, Amedeo Bertolo (destra) ed Elis Fraccaro. -
"Una scultura per Pinelli"
Una scultura per Pinelli; manifesto dell'iniziativa con Goffredo Fofi, Piero Scaramucci, Aldo Giannuli, Mimmo Franzinelli; coordina Luciano Lanza proiezione del filmato “Il malore attivo dell’anarchico Pinelli” realizzato dagli studenti della Scuola civica di cinema di Milano in collaborazione con Federazione anarchica milanese, Unione Sindacale Italiana - Milano, Circolo i Malfattori, “A rivista anarchica”, “Libertaria”. -
"Monumento a Pinelli"
L'opera "Monumento a Giuseppe Pinelli" di Elis Fraccaro davanti l'ingresso del Circolo anarchico "Ponte della Ghisolfa" (viale Monza 255). -
Franco Trincale durante una manifestazione
Franco Trincale (a sinistra) è ritratto mentre suona la sua canzone sulla strage di Piazza Fontana e Giuseppe Pinelli, scritta insieme al Nucleo Libertario di Crescenzago, per la folla durante una manifestazione l'11 dicembre 1977. -
"I funerali dell'anarchico Pinelli", elaborazione grafica
Elaborazione grafica di una foto dell'opera "I funerali dell'anarchico Pinelli" di Enrco Baj, su sfondo bianco. -
Pietro Valpreda, vignetta
Vignetta di Pelino dedicata a Pietro Valpreda. -
"Non sapevo volare"
"Non sapevo volare", opera di Federico Zenoni dedicata a Giuseppe Pinelli (acrilico su tappezzeria). -
Manifestazione studentesca con sagoma di Pinelli
Un gruppo di studenti manifesta davanti alla Questura di Milano con bandiere anarchiche e la sagoma di Giuseppe Pinelli realizzata da Enrico Baj durante il laboratorio artistico dell'iniziativa "Re Ubu a Chernobyl, ovvero da Pinelli all’Apocalisse. Viaggio di gruppo con Enrico Baj tra mostri ordinari e straordinari" (1986). -
"Re Ubu a Chernobyl, ovvero da Pinelli all'Apocalisse", Enrico Baj
Enrico Baj al lavoro durante l'iniziativa "Re Ubu a Chernobyl, ovvero da Pinelli all’Apocalisse. Viaggio di gruppo con Enrico Baj tra mostri ordinari e straordinari", laboratorio artistico diretto da Enrico Baj e performance teatrale per la regia di Mario Mattia Giorgetti e Claudia Lawrence (Milano 1986). Tra i partecipanti: Gianni Bertolo, Luca Bertolo, Mario Castellani, Anna Monis, Marilena Osnaghi, Antonella Padovese e Marina Padovese. Nella foto: un momento del laboratorio artistico. -
L'anarchico Pinelli e il libro della Cederna in una serata di ricordi
Ritaglio stampa da «La Repubblica» del 15 dicembre 2004. -
La morte "accidentale" di Pinelli vista dal popolo
Ritaglio stampa da "Avanti!" del 12 dicembre 1970